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Le parole che non mi devi dire

Autore: Marco D’Urso

Generi: parolepartywords
Numero di giocatori: 2-10
Tempo di gioco: 5-30 minuti
Età minima consigliata: 10+
Materiali aggiuntivi: materiale per scrivere (anche digitale).
Simboli utilizzati: immagine sul retro / D% / D10 / orario o antiorario / 3. Morra / 4. semi delle carte / 8. direzioni.

Scopo del gioco
Indovinare le parole degli altri giocatori.

Preparazione
Distribuire una carta per giocatore, con l’immagine coperta.
Porre una carta sul tavolo, con l’immagine verso l’alto.

Svolgimento
Dopo aver visto l’immagine raffigurata sulla propria carta, ogni giocatore deve scrivere su un foglietto – senza rivelarla agli altri – una parola attinente all’immagine ricevuta, in base al seme rappresentato sull’elemento 4 – semi delle carte, della carta sul tavolo.
La parola deve essere:
• Seme di Cuori: un oggetto (martello, scala, auto, etc…)
• Seme di Picche: un aggettivo (ricco, famoso, generoso, etc…)
• Seme di Quadri: un mestiere (banchiere, spazzino, ingegnere, etc…)
• Seme di Fiori: un concetto (Infinito, Giustizia, Fratellanza…)
Non possono essere usati nomi propri, colori o forme.
A partire dal giocatore indicato dalla freccia dell’elemento 8, e procedendo nel senso indicato dall’orologio della carta sul tavolo, ognuno a turno dovrà cercare di indovinare la parola nascosta di un altro giocatore facendo un solo tentativo a turno.
Se un giocatore indovina la parola di un altro, il giocatore che ha scritto quella parola esce dalla partita, anche se è solo parte della parola nascosta (esempio: la parola è “cassaforte” e un giocatore dice “cassa”).

Fine del gioco e vittoria
I turni si susseguono fino a che rimane in partita uno solo giocatore, che diventa il vincitore.
Se durante un round completo (ovvero tutti hanno giocato il loro turno) nessuno riesce a indovinare la parola di un altro, ogni giocatore dovrà dire la lettera iniziale della propria parola. Se si dovesse ripetere un round senza indovinare nessuna parola, ognuno dovrà dire la lettera finale della propria parola.
Se infine si dovesse ripetere una simile evenienza, parte la “sfida finale”: a partire dal giocatore con il valore più basso di D% (considerando anche il valore del D10) e girando nel senso indicato dal suo orologio, a coppie i giocatori si sfidano alla Morra con l’elemento 3 della propria carta. Se alla fine del round rimane in gioco più di una persona, allora il vincitore sarà deciso con lo spezza pareggi sulla carta del primo giocatore uscito dalla partita.

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